Il termine Repubbliche
Marinare venne attribuito tra il X e il XIII secolo a quattro città costiere
italiane: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia. Infatti, con i loro commerci le
flotte di queste città dominarono l'intero Mediterraneo. Questo titolo venne assegnato anche ad altre città italiane quali
Ravenna, Comacchio, Noli, Gaeta, Palermo e Brindisi, più piccole ed
economicamente men o importanti delle quattro principali.
Le Repubbliche marinare rappresentano una variante alla civiltà
comunale, frequente in quell'epoca, dove i mercanti istituirono le prime nuove
forze economiche: coniarono monete d'oro, misero a punto nuovi
generi di trattative, brevettarono nuovi sistemi di contabilità e incentivarono
i progressi nella navigazione.
La quarta repubblica marinara
fu Venezia, la più longeva. Le sue
origini risalgono al V secolo quando, per sfuggire alle invasioni barbariche,
gli abitanti di Aquileia e altre città del Veneto cercarono
rifugio nella laguna. Fino all'VIII secolo
essa fu sotto il dominio bizantino, successivamente l'aristocrazia veneziana
riuscì a raggiungere il potere dando vita a un governo oligarchico, ossia di
pochi. Venezia, per la sua posizione naturale, fu il punto
di contatto tra Oriente e Occidente e fu a lungo contesa da moltissime popolazioni
(Franchi, Bizantini, Normanni, ecc), ma riuscì sempre a
mantenere la propria indipendenza.
Amalfi è la più antica delle repubbliche marinare e aveva
fatto parte dei domini bizantini; ma già dal IX sec., a causa delle scorrerie
musulmane e approfittando delle lotte fra il ducato di Napoli e il il
principato longobardo di Benevento, si rende autonoma provvedendo alla propria
difesa (vittoria di Ostia contro i musulmani nell’849).
Ha stretti rapporti con Costantinopoli prima di Venezia e basi in Terra Santa. Le tavole amalfitane sono un codice mercantile marittimo. Viene saccheggiata dalla rivale Pisa nel 1135 perdendo ogni ruolo.
Ha stretti rapporti con Costantinopoli prima di Venezia e basi in Terra Santa. Le tavole amalfitane sono un codice mercantile marittimo. Viene saccheggiata dalla rivale Pisa nel 1135 perdendo ogni ruolo.
Anche Pisa combatte i musulmani, assieme all’alleata
Genova, avvantaggiandosi delle crociate e assumendo forma di Comune.
Tuttavia viene sconfitta dai genovesi alla Meloria (1284) per il controllo di Sardegna, Corsica e Baleari. La successiva fase di declino continua con la conquista da parte di Firenze nel 1405.
Tuttavia viene sconfitta dai genovesi alla Meloria (1284) per il controllo di Sardegna, Corsica e Baleari. La successiva fase di declino continua con la conquista da parte di Firenze nel 1405.
Pure Genova cerca di avvantaggiarsi delle crociate, ma
entra in conflitto con Venezia: dopo la vittoria di Cùrzola (1298) viene
sconfitta nella guerra di Chioggia (1376-81). Ha un’antica tradizione di
autonomia cittadina (dal 950) e comunale sviluppando attività mercantili e
portuali che la portano a una crescita demografica e urbanistica; il XIII sec.
è caratterizzato dal regime podestarile con l’alternanza al potere di due
famiglie ghibelline, i Doria e gli Spinola.
Il primo doge (Simon Boccanegra) viene eletto nel 1339, la carica è presente fino al 1528. Genova continuerà a svolgere attività mercantili e finanziarie anche dopo la sconfitta con Venezia: fino al 1630 è una potenza finanziaria e il tramite verso l’Europa dei commerci spagnoli.
Il primo doge (Simon Boccanegra) viene eletto nel 1339, la carica è presente fino al 1528. Genova continuerà a svolgere attività mercantili e finanziarie anche dopo la sconfitta con Venezia: fino al 1630 è una potenza finanziaria e il tramite verso l’Europa dei commerci spagnoli.
Nel VI sec. con la conquista longobarda dell’entroterra la parte lagunare di
Venezia rimane un luogo di rifugio sotto il dominio bizantino;
dal IX sec. il Doge governa in modo autonomo, ma dall’XI il suo potere è
limitato dall’Assemblea generale e dai consiglieri divenendo una magistratura:
Venezia assume la forma comunale con una struttura di tipo piramidale che
arriverà a prevedere numerose cariche. Nel 1297 viene resa ereditaria
l’appartenenza al Maggior consiglio (serrata) che elegge il Doge dando un
carattere aristocratico e oligarchico alla Repubblica.
Con la vittoria su Genova Venezia assume il ruolo di centro del commercio mondiale (per Braudel è la città-mondo del XIV sec.) e assieme a Genova è il più importante mercato europeo degli schiavi. La caduta di Costantinopoli (1453), la conseguente chiusura delle vie commerciali verso oriente, la scoperta dell’America ne segnano la decadenza.
Con la vittoria su Genova Venezia assume il ruolo di centro del commercio mondiale (per Braudel è la città-mondo del XIV sec.) e assieme a Genova è il più importante mercato europeo degli schiavi. La caduta di Costantinopoli (1453), la conseguente chiusura delle vie commerciali verso oriente, la scoperta dell’America ne segnano la decadenza.
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